Basta con lo sfruttamento dei tirocinanti, in arrivo una Proposta di Legge
Il Deputato M5S Tuzi ha presentato un Progetto di Legge per eliminare lo sfruttamento degli studenti tirocinanti.
I tirocini non retribuiti per gli studenti sono il primo passo nel mondo del lavoro, ma spesso si trasformano nel primo passo nel mondo del precariato e dello sfruttamento. Quasi mai gli stage retribuiti si trasformano in assunzioni all’interno delle aziende in cui vengono svolti e i ragazzi e le ragazze coinvolti finiscono a lavorare senza alcuna garanzia né retribuzione.
Proprio per contrastare questa orribile prassi, il capogruppo del MoVimento 5 Stelle in commissione Cultura alla Camera dei Deputati Manuel Tuzi ha presentato un Progetto di Legge per introdurre le giuste tutele per gli studenti che intraprendono uno stage o un tirocinio formativo.
La PdL prevede un fondo specifico per garantire una retribuzione lorda minima di 500 euro al mese, un limite temporale massimo di 6 mesi per lo stage e il riconoscimento del periodo ai fini pensionistici. A chi non rispetterà queste regole verrà imposta una sanzione amministrativa da 1000 a 6000 euro.
Ai tutor aziendali verranno riconosciuti 10 CFU (crediti formativi universitari) che il tirocinante potrà eventualmente spendere e riscattare qualora decidesse di ottenere una nuova laurea. Inoltre lo status di neolaureato e neodiplomato sarà prorogato, con la possibilità di svolgere i tirocini in smart working e, nel caso di tirocini propedeutici alla stesura della tesi di laurea, una borsa di studio per i migliori elaborati.
Fonte: Movimento5Stelle.eu – Camera dei Deputati
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