È possibile avere un nome decente per il Quirinale?
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È possibile avere un nome decente per il Quirinale? Un nome decente per chi deve rappresentare l’Italia nel mondo?
Da una parte c’è il centrodestra, che propone il pregiudicato Silvio Berlusconi, e nel farlo dimostra di avere molto coraggio o forse solo molto fegato. Dall’altra però continuano i giri di parole, si continua a parlare in politichese, tra un salotto e l’altro, senza alcuna proposta seria e concreta.
I giornali ci propinano di tutto, in mirabolanti e improbabili proiezioni. Amato, Casini, Casellati, Letta e così via. Ma perché è così difficile fare nomi che non siedono nei comodi salotti del potere?
Eppure basterebbe spostare lo sguardo dall’interno dei salotti al mondo che c’è fuori dalle finestre, alle strade e a chi le percorre, a chi lotta tutti i giorni, rischiando la vita, per darci un Paese migliore.
Davvero nessuno trova il coraggio di fare un nome decente? Tutti a parlare di “alto” profilo, in politichese, come se si stesse parlando del Presidente del Monte Everest.
Allora ve li faccio io due nomi, due altissimi profili: Nino Di Matteo e Nicola Gratteri.