NEET, Dadone: “Da oggi più strumenti per i giovani inattivi”
Firmato il decreto congiunto di Ministero delle Politiche Giovanili e Ministero del Lavoro contenente il “Piano NEET”, la nuova strategia per il coinvolgimento dei NEET.
Da oggi il Ministero del Lavoro e il Ministero delle Politiche Giovanili hanno uno strumento in più per individuare, coinvolgere e portare all’attivazione i NEET (Not in Education, Employment or Training), cioè tutti quei giovani di età compresa tra i 15 e i 29 anni che non sono occupati o non sono inseriti in un percorso di istruzione o di formazione. Si tratta del “Piano NEET“, un piano strategico che ha l’obiettivo di ridurre l’inattività dei NEET tramite degli interventi suddivisi in 3 macro fasi: Emersione, Ingaggio e Attivazione.
La Ministra per le Politiche Giovanili Fabiana Dadone dichiara: “Dobbiamo riuscire a coinvolgere i ragazzi, fare emergere le loro posizione e provare ad “agganciare” i ragazzi, spronandoli anche con azioni concrete. Abbiamo predisposto un tour nelle le maggiori città italiane, per raggiungerli nella loro confort zone, metterli a conoscenza dei progetti e delle iniziative. Vogliamo raccontarli che l’Italia è un paese per giovani che offre la possibilità ad ognuno di loro la possibilità di realizzarsi”.
Le fasi del Piano NEET rientrano in un processo di innovazione attuabile tramite alcuni strumenti già conosciuti e attuati nel corso degli anni:
- Garanzia Giovani,
- gli Sportelli Giovani nei Centri per l’Impiego,
- una campagna informativa itinerante del Dipartimento per le politiche giovanili,
- il Servizio Civile Universale,
- il Portale GIOVANI2030,
- i programmi europei gestiti da ANG (Agenzia Nazionale Giovani),
- il Piano nazionale pluriennale (2021-2027) sull’inclusione dei giovani con minori opportunità.
A questi strumenti si andranno ad aggiungere l’individuazione, il riconoscimento e la convalida di abilità e competenze. Il Piano NEET è disponibile in dettaglio a questo indirizzo.
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