TAR Lazio, Governo battuto su Cannabis light

Il TAR del Lazio conferma la sospensione del decreto che aveva inserito la cannabis light nella tabella delle droghe.

Altra batosta per Giorgia Meloni, proprio a poche ore dai “festeggiamenti” per i due anni di governo. Il TAR del Lazio con ordinanza ha sospeso il decreto del Ministero della Salute che aveva inserito le composizioni orali contenenti cannabidiolo (Cbd) nella tabella delle sostanze considerate come droghe.

Il prossimo 16 dicembre sarà definito il merito per tutti i ricorsi proposti da associazioni e aziende del settore. Il primo stop al decreto era arrivato a settembre, l’ultima ordinanza lo ha confermato.

Per il governo i prodotti contenenti questa sostanza sono da considerare come sostanze psicotrope e stupefacenti e quindi, per il loro acquisto, vorrebbe imporre la presentazione di una ricetta previa consulenza medica e con vendita consentita solo alle farmacie. Finora la vendita è garantita nei “canapa shop“. Nei prodotti rientrano ad esempio oli essenziali e infiorescenze per alleviare i dolori causati da alcune malattie.

Ora tutto l’impianto governativo viene messo in discussione e, forse, l’intero settore può guardare con leggero ottimismo al futuro.