Energia elettrica dall’idrogeno, in Toscana approvata mozione del M5S
Approvata nel consiglio regionale toscano una mozione del Movimento 5 Stelle che promuove l’utilizzo dell’idrogeno per la produzione di energia elettrica.
La mozione è stata redatta dalle consigliere Silvia Noferi e Irene Galletti del M5S Toscana in collaborazione con il prof. Ing. Marco Antonelli dell’Università di Pisa e il prof. Stefano Maggi dell’Università di Siena e sottoscritta anche dalla presidente della Commissione Ambiente Lucia De Robertis.
“La strada verso la riconversione delle fonti fossili a fonti di energia rinnovabile è sempre stata collegata al problema dello stoccaggio e trasporto dell’energia da fonti rinnovabili. L’idrogeno può oggi essere trasportato e stoccato come un gas o inglobato in matrici liquide o solide, ed essere impiegato per produrre energia elettrica tramite celle a combustibile, emettendo, al posto della CO2 e delle polveri inquinanti, solo acqua pura” – dichiarano la presidente e la vicepresidente del Gruppo consiliare del MoVimento 5 Stelle – “L’idrogeno potrebbe portare l’energia del sole e del vento direttamente nelle nostre case, nelle nostre fabbriche e nei nostri mezzi di trasporto senza cambiare le nostre abitudini, a zero emissioni, stoccando le energie rinnovabili per lunghi periodi e gestendo le differenze quotidiane e stagionali fra consumi e produzione.”
Tra gli obiettivi delle due portavoce toscane quello di utilizzare i grandi siti industriali per la produzione, lo stoccaggio e l’utilizzo dell’idrogeno come vettore energetico, come già accade da tempo nel sito della Solvay a Rosignano (LI). Per far ciò sarà imprescindibile il sostegno da parte delle istituzioni regionali di progetti innovativi sperimentali, in collaborazione con le Università e gli Enti di Ricerca, per potenziare le vie d’acqua e su ferro per il collegamento delle aree interne con le aree costiere e per attuare “progetti di riconversione green dei grandi agglomerati industriali della nostra regione” concludono le due consigliere regionali.
